LOTTA OLIMPICA

La Lotta olimpica è suddivisa in due varianti: la lotta greco-romana e la lotta libera (o stile libero). Le differenze principali dei due stili; nella greco-romana sono ammesse le tecniche di braccia solo sopra il bacino, mentre nella libera  sono consentite anche le prese  alle gambe ed il loro utilizzo attivo per l’esecuzione di tecniche. I combattimenti si svolgono su tappeti morbidi dove l’area di combattimento è delimitata da un cerchio rosso largo 1m e del diametro interno di 8m.
Nella specialità greco-romana (presente alle Olimpiadi dal 1896) è proibito afferrare l’avversario al di sotto delle anche, eseguire sgambetti o spazzate ed utilizzare in ogni situazione gli arti inferiori; di conseguenza è una disciplina specializzata nella lotta dal clinch e prevede un ampio repertorio di prese, proiezioni, sbilanciamenti o difese dall’altezza della cintura alla testa. Nello stile libero, invece, è permesso afferrare le gambe dell’avversario, effettuare sgambetti, spazzate, ed utilizzare attivamente le gambe nell’esecuzione di qualsiasi azione in aggiunta alle tecniche della greco-romana.
La competizione avviene su un tappeto omologato dove i lottatori competono in differenti categorie di peso, l’abbigliamento nelle competizioni è composto da un costume intero con bretelle, di colore rosso o blu, che copre dalle ginocchia fin sopra i fianchi e da scarpe alte fino al malleolo (obbligatorie). È permesso l’utilizzo di protezioni morbide, come ginocchiere, gomitiere, caschetto ecc. Sono presenti anche categorie femminili, ma solo nella libera e con limitazioni nel regolamento.
Ogni incontro è diviso in tre round, e si aggiudica un match battendo l’avversario ai punti o per schienata. Ad ogni tecnica viene assegnato un punteggio, ma qualora si riuscisse a “schienare” il proprio rivale, la vittoria sarebbe immediata. I combattimenti prevedono fasi di lotta in piedi ed altre a terra che ne sono la continuazione. In entrambe le situazioni si utilizzano una vasta gamma di tecniche nel tentativo di difendersi, sbilanciare, atterrare o controllare la forza dell’avversario. Un incontro può essere vinto ai punti o per atterramento. I combattimenti vengono diretti da una terna arbitrale supervisionata da un giudice di gara.
Il regolamento ufficiale è stato stilato dalla FILA (Federation Internationale Lutte Amateur), fondata ad Anversa nel 1912, la quale richiede inoltre” di fornire una Lotta totale e universale nell’onestà e nel fair-play per il piacere degli spettatori.”

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